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Come Aprire un’Attività di Allevamento di Bollini

L’allevamento dei bovini è un’attività agricola che necessita di capacità e impegno, oltre che di un’azienda che si occupi anche di coltivazione di foraggio e alimenti. Infatti, è opportuno produrre in proprio, almeno in parte, i prodotti per l’alimentazione degli animali per risparmiare sui costi e per garantire un corretto e controllato nutrimento. Come tutte le aziende agricole l’allevamento potrà far capo a un imprenditore agricolo persona fisica o cooperativa o società di persone e di capitali oppure a un coltivatore diretto che conduce l’attività a livello familiare.

La prima valutazione da fare per avviare l’allevamento è quella relativa alla scelta di razze da latte o da carne o addirittura duplici. Il latte può essere lavorato direttamente e trasformato in formaggio o venduto ai caseifici. Per le razze da carne si potrà optare sul ciclo chiuso che prevede l’ingrasso dei vitelli in stalla con guadagni bassi ma veloci: le prime vendite di animali si possono fare già dopo cinque o sei mesi dall’investimento iniziale. La linea vacca-vitello, soprattutto se l’allevamento è all’aperto, offre maggiori guadagni ma con distanze di 22-24 mesi e con problemi che possono presentarsi durante i parti. Forse conviene acquisire esperienza con il ciclo chiuso e poi passare alla filiera completa. Le razze a disposizione sono tante, anche se attualmente è aumentato l’interesse verso il recupero delle specie autoctone a svantaggio di quelle straniere. In ogni caso più la razza è pregiata (alcune hanno ricevuto le certificazioni di IGP e DOP), maggiori sono i guadagni nella vendita delle carni.

Un allevamento necessita, inoltre, di alcune strutture fisse o mobili come recinzioni per il pascolo, abbeveratoi con serbatoi per l’approvvigionamento dell’acqua, stalla con mangiatoie, rastrelliere e impianti, sostegni per il travaglio se le mandrie sono tenute al chiuso, stalle-rifugio se condotte all’aperto. Per l’immagazzinamento del foraggio (fieno, mais, soia) serviranno fienili e silos; saranno utili trincee e portici.

Le pratiche amministrative e fiscali da seguire consistono nell’iscrizione al Registro delle Imprese con denuncia dell’inizio attività al REA, la presentazione di domanda per la partita IVA, l’apertura della posizione contributiva e previdenziale presso l’INPS, di quella assicurativa obbligatoria presso l’INAIL e la sottoposizione dell’allevamento alla vigilanza veterinaria presso la ASL di appartenenza, con tenuta del registro di carico e scarico degli animali. Presso il comune basterà presentare una SCIA ovvero la segnalazione certificata di inizio attività.
Sarà possibile assolvere ai vari adempimenti attraverso una comunicazione unica trasmessa in via digitale.

 

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