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Come Funziona l’Assegno Circolare Postale

L’assegno circolare postale è un vero e proprio assegno, definito anche “a vista”, dunque uno strumento di pagamento, al pari di quello bancario, che possiede le stesse caratteristiche di quest’ultimo e permette il pagamento a terzi, sostituendo così i contanti.

Come per qualsiasi altro assegno, anche quello di Poste Italiane permette qualsiasi tipo di pagamento, anche di somme importanti, e garantisce il pagamento della somma indicata al beneficiario, ossia a colui che dovrà riscuotere l’assegno.

Come avere un libretto di assegni postale?
Per poter usufruire degli assegni postali, anche chiamati assegni vidimati, è necessario possedere un conto corrente di Poste Italiane, ad esempio il più noto Bancoposta, se possedete questo dovrete richiedere il libretto di assegni all’ufficio postale al costo di 3 euro per un carnet di 20 assegni.

Come fare un assegno circolare postale?
Bisogna per prima cosa sapere che l’assegno circolare postale viene emesso solo se nel conto corrente di colui che deve emettere l’assegno, vi sia una somma uguale o superiore a quella indicata sull’assegno, e quando questo verrà incassato, tale somma verrà automaticamente detratta dal conto corrente postale del debitore.
Questo rappresenta una sicurezza per il beneficiario dell’assegno, in quanto potrà avere la certezza che la somma indicata è realmente disponibile all’incasso, dato che al momento della compilazione in Posta questo verrà controllato .
La compilazione dell’assegno postale è identica agli assegni bancari: bisogna indicare data e luogo di emissione, l’importo in cifre, indicando dopo la virgola i centesimi, se è un importo netto inserire due zeri dopo la virgola ad esempio 170,00 .
Sull’apposita sezione indicare l’importo in lettere, mettendo invece i centesimi in cifre e separandoli dalle lettere con una barra ad esempio centosettanta/00. Dovranno poi essere indicati i dati del destinatario e la firma del debitore.
Poste Italiane consiglia a coloro che compilano un assegno di inserire tra i numeri della somma il simbolo del cancelletto ad esempio #170,00#
E’ possibile emettere un assegno postale anche senza conto corrente, in questo caso l’importo non dovrà superare i 1000 euro, portando con se’ il denaro contante in posta dove verrà poi rilasciato l’assegno da consegnare al beneficiario.

Come incassare un assegno postale?
Il beneficiario, ossia colui indicato per riscuotere l’assegno, per incassarlo può recarsi in qualsiasi ufficio di Poste Italiane con carta di identità in corso di validità, ricevendo così il denaro contante o se possiede un conto BancoPosta o altri conti corrente bancari, potrà richiedere l’accredito del denaro direttamente sul conto. Non è dunque necessario essere un cliente di Poste Italiane per ricevere un assegno.

Chi può incassare gli assegni?
Una particolarità dell’assegno circolare postale rispetto all’assegno bancario è quella di non essere trasferibile, ossia non può essere incassato da terzi ma solo da colui indicato al momento della compilazione.
Questa clausola di non trasferibilità è obbligatoria per importi superiori a 1000 euro, mentre per importi fino a 999 euro è possibile non inserirla, richiedendo all’ufficio postale assegni senza la dicitura di non trasferibilità e pagando 1,50 di imposta di bollo.
La non trasferibilità è una garanzia sia per colui che emette l’assegno che per colui che lo incassa, infatti assicura che l’assegno venga incassato solo da colui a cui veramente spetta, evitando qualsiasi errore e truffa. Si tratta di una caratteristica che si trova anche negli assegni circolari emessi dalle banche, relativamente a cui è possibile leggere questa guida sull’assegno circolare su Assegni.net.

C’è una scadenza per l’incasso?
Per quanto riguarda gli assegni bancari, si sa che i tempi di incasso prevedono anche una scadenza che differisce in base al luogo di riscossione. Se l’assegno viene emesso nello stesso Comune in cui verrà incassato, l’incasso deve avvenire entro 8 giorni dall’emissione, se invece avverrà in un comune diverso, l’incasso deve avvenire entro 15 giorni.
La validità di un assegno postale è invece di due mesi dalla vidimazione, validità scritta e stampata anche sull’assegno stesso, se trascorrono i due mesi dalla vidimazione e quindi scade il termine di validità, il beneficiario non potrà più richiedere il pagamento della somma, ma dovrà rivolgersi direttamente al debitore, il quale potrà richiedere all’ufficio postale di riavere il denaro investito nell’assegno.

Quanto costa il servizio di pagamento di assegni postali circolari?
L’emissione di un assegno postale circolare è completamente gratuita, così come la sua riscossione.
Poste italiane permette anche l’assegno di pagamento estero, assegno vidimato che viene utilizzato per pagare fondi dall’estero, e verrà spedito da Poste Italiane al beneficiario. Anche in questo caso la validità è di due mesi e trascorsi questi non sarà possibile incassarlo. La riscossione è gratuita così come l’emissione.
L’assegno circolare postale è sicuramente un servizio all’avanguardia, ottimo considerato il fatto che Poste Italiane può vantare un gran numero di clienti, che potranno dunque usufruire del servizio.
Non vi sono rischi nell’emissione e nell’incasso, il tutto è fatto rispettando le norme di trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari.
Risulta essere semplice da emettere ed altrettanto semplice da incassare, è pertanto consigliato a tutti coloro che possiedono un conto BancoPosta, utilizzare il servizio offerto.

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