L’impresa di facchinaggio è definita tale quando svolge un’attività di movimentazione di merci o prodotti attraverso l’utilizzo di macchinari, mezzi meccanici o attrezzature tecnologiche comprensive di attività preliminari o complementari della movimentazione di questi prodotti. Fanno tutti parte di un’impresa di pulizia i portabagagli, i facchini e pesatori di mercati agroalimentari, facchini degli scali ferroviari, facchini doganali, facchini generici, accompagnatori di bestiame e facchinaggio svolto nelle zone portuali. Invece, non rientrano nella definizione di facchinaggio, quando sono esercitate autonomamente, l’insacco, la pesatura, la legatura, l’accatastamento, la pressatura, l’imballaggio, la gestione del ciclo logistico, la pulizia dei magazzini,dei piazzali di depositi colli e bagagli, la presa consegna, i recapiti in loco, la selezione e la cernita di carta da macero, i prodotti ortofrutticoli più materiale vario, i prodotti derivanti dalla mattazione, dalla scuoiatura, la toelettatura, la macellazione, l’abbattimento di piante destinate alla trasformazione in cellulosa, carta o simili.
Le imprese di facchinaggio devono presentare la Scia, la segnalazione certificata di inizio attività all’ufficio del registro delle imprese della provincia in cui è presente la sede legale della società. Per poter aprire una società di facchinaggio saranno necessari alcuni requisiti. I primi requisiti sono quelli di capacità economica e finanziaria, come l’affidabilità che deve essere comprovata da un istituto bancario, l’inesistenza di protesti per il titolare dell’impresa e l’apertura di una posizione previdenziale presso INPS o INAIL. Poi, saranno necessari i requisiti di onorabilità sia per il titolare d’impresa individuale, che per tutti i soci di una società in nome collettivo o di una società accomandataria, sia che sia s.a.s. che s.a.p.a.. Molto importante non dichiarare il falso in quanto comporterebbe delle responsabilità penali.