Il botanico è l’esperto delle specie vegetali in tutti i loro aspetti: morfologico, fisiologico, sistematico. Nelle sue competenze rientrano lo studio delle specie esistenti e la creazione di nuove, oltre alla salvaguardia di quelle a rischio di estinzione.
La collocazione più idonea per questo professionista è nel settore della ricerca e della tutela del patrimonio ambientale, presso istituzioni pubbliche o private, gli erbari e gli orti botanici. I botanici sono anche richiesti nel settore privato e della ricerca industriale (industria dei cosmetici, dei profumi, farmaceutica).
La formazione è a livello universitario. Poiché non esiste un corso di laurea in Botanica, è consigliabile orientare la propria scelta verso uno dei seguenti corsi di primo livello appartenenti alle classi di larea sottoindicate
-Scienze biologiche (classe L13);
-Scienze e tecnologie per l’ambiente e la natura (classe L32);
entrambi i corsi sono attivati presso la Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali di molte università italiane;
-Scienze e tecnologie Agrarie e forestali (classe L25)
Per quanto riguarda la formazione universitaria, l’offerta formativa è piuttosto varia e le denominazioni dei corsi di laurea sono attribuite direttamente dalle università, per cui risulta difficile elencare tutti i corsi attivati dalle varie facoltà. Risulta essere consigliabile, quindi, rivolgersi direttamente alle segreterie delle università per ottenere informazioni specifiche o visitare il sito del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
La professione di botanico non è riconosciuta dallo Stato italiano. Esiste però la possibilità di iscrizione all’Ordine dei Biologi (per i laureati in Biologia) o all’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali (per i laureati in Agraria) previo superamento degli appositi esami di Stato.